Con il termine Ginecomastia si intende la presenza di mammelle (composte da tessuto di tipo ghiandolare e da tessuto adiposo) dell’essere umano di genere maschile. Come è noto, esistono alcuni caratteri fisici che identificano l’uomo ed altri che sono peculiari della donna. Tali caratteri hanno un ruolo biologico ben definito e rivestono, spesso, un ruolo psicologico e sociologico di grande importanza.
Durante la pubertà non è inconsueto assistere nel maschio ad un minimo sviluppo della ghiandola mammaria che, dopo breve tempo, va incontro a regressione. Nelle condizioni in cui non si verifica l’atrofia, a causa per esempio di uno sbilanciamento della produzione di estrogeni a scapito del testosterone o di condizioni cliniche che inducono l’iperprolattinemia, è possibile osservare la presenza di una ghiandola vera e propria (seppur raramente della forma o dimensione di una ghiandola mammaria femminile). Questa condizione è definita Ginecomastia Vera e può presentarsi clinicamente con la presenza di tessuto adiposo e ghiandolare esuberante diffuso a tutta la regione mammaria oppure come una protuberanza a livello dell’areola e del capezzolo.
Un’altra condizione che può condurre verso la Ginecomastia è l’obesità. Questa situazione si presenta prevalentemente dei giovani adulti già in sovrappeso durante lo sviluppo puberale che, anche in seguito ad un forte dimagrimento, vedono permanere un residuo adiposo localizzato alla regione toracica. In questi casi si evidenzia maggiormente la componente adiposa con minore prevalenza di quella ghiandolare e, pertanto, viene definita Ginecomastia Falsa (o Lipomastia).
Di per sé la Ginecomastia non dà problemi fisici (se non quelli che posso averla generata), ma spesso è associata a disagi psicologici. Infatti, è consueto osservare situazioni di imbarazzo nei giovani adulti che devono esibire il loro torace in contesti pubblici, che spesso adottano comportamenti volti a nascondere quello che loro percepiscono come un difetto.
Gli interventi chirurgici adatti a risolvere il problema della Ginecomastia sono la liposuzione (con o senza asportazione della ghiandola mammaria residua) o l’escissione chirurgica con “maschilizzazione” del torace.
La Liposuzione della regione mammaria è un intervento chirurgico atto a risolvere il problema della Ginecomastia maschile. Tale intervento trova indicazione nelle condizioni cliniche in cui il torace maschile presenta un’esuberanza di tessuto adiposo o di tipo ghiandolare mammario. E’ importante eseguire correttamente la diagnosi differenziale tra Ginecomastia Vera e Lipomastia in quanto le due condizioni prevedono approcci chirurgici differenti. Nel particolare, una volta valutata l’idoneità all’intervento da parte del chirurgo specialista, il paziente dovrà sottoporsi ad esami di routine (ECG, esami ematochimici, Rx del torace) e, se necessario, una valutazione spcialistica urologico (specialità medica a cui questa condizione appartiene).
Come detto in precedenza, vi sono diverse tecniche chirurgiche che possono essere adoperate a seconda del caso clinico. In base alla tecnica da utilizzare, l’intervento può essere eseguito in anestesia locale (con una lieve sedazione) o in anestesia generale. Nei casi di Ginecomastia vi sono essenzialmente due tecniche chirurgiche: la prima è la liposuzione, adatta per le Ginecomastie non molto pronunciate in cui è sufficiente aspirare attraverso una canula collegata con ad un aspiratore e modellare la regione toracica. Questa tecnica prevede alcune piccolissime incisioni chirurgici che della lunghezza di 5 mm che, di norma non hanno esiti cicatriziali visibili. Nel corso dell’intervento può essere necessario rimuovere anche il residuo ghiandolare mediante le stesse incisioni chirurgiche. La seconda tecnica si adatta maggiormente alle Ginecomastie severe (altresì definite Macro-Lipo-mastie) e consiste nell’escissione chirurgica di una losanga adipocutanea con disinnesto del complesso areola-capezzolo e reinnesto in posizione ortotopica (ossia più in alto). In questo caso residuerà una cicatrice lineare lungo il solco mammario, che si cercherà di “nascondere” con le naturali pieghe del muscolo grande pettorale. Inoltre, in questo caso può rendersi necessario il posizionamento di drenaggi al fine di evitare la formazione di sieromi od ematomi.
L’iter post-chirurgico prevede il confezionamento di una medicazione elasto-compressiva, dapprima un po’ più forte e man mano alleggerita fino alla rimozione dei punti. Se sono stati posizionati i drenaggi ne verrà valutata la rimozione contestualmente alla prima medicazione (dopo 48 ore). Generalmente si consiglia l’utilizzo di canottiere elastiche con capacità compressiva medio-alta per i 30 giorni successivi all’intervento. In ogni caso è indicata la somministrazione di farmaci antibiotici per 5-7 giorni e l’utilizzo di farmaci antinfiammatori/analgesici per le prime 48 ore e, successivamente, al bisogno.
La Ginecomastia è una condizione che, nell’uomo, può generare disagi e insicurezze. E’ una condizione che spesso fatica a regredire spontaneamente, anche in seguito a diete ipocaloriche o allenamenti fisici mirati. Ricorrere agli interventi chirurgici appena descritti può consentire di migliorare alcuni stati di ansia e di insicurezza e, quindi, determinare un miglioramento della qualità della vita.
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Si è sovente indagato sulla eventuale correlazione fra protesi mammarie e malattie gravi dell’essere umano, escludendo così che esista un rapporto fra protesi e cancro, così come dopo numerose indagini non si è evidenziato un aumento di malattie autoimmuni su donne che portano protesi in silicone.
Il tipo di anestesia varia dall’entità della zona in cui si deve operare:generalmente in anestesia locale con sedazione.
La blefaroplastica è un intervento delle palpebre superiori e inferiori che consiste nel correggere i difetti tipo: borse di grasso e cute in eccesso che talvolta possono creare disturbo alla vista e comunque lo sguardo affaticato e vecchieggiante.
È indicata talora vi siano dei difetti estetici del naso, sia per la forma e dimensione adattandolo armoniosamente alle caratteristiche del proprio volto.